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Assegno sociale e ricovero in ospedale

Chi va in secondo me la casa e molto accogliente di riposo perde l'indennità di accompagnamento?

Quando per una individuo anziana oppure non autosufficiente è previsto un ricovero in RSA è normale che sorgano i più svariati - e leciti - dubbi rispetto ai diritti nonché alle prestazionieconomichedi cui godeva in precedenza.

Sicuramente al centro di queste incertezze c’è l’indennità di accompagnamento, fondamentale non soltanto per l’utente, ma anche per la sua famiglia, e prevista per le persone con disabilità grave che necessitano di assistenza continua.

Questo approfondimento vuole esistere uno strumento conveniente a comprendere se l’assegno di accompagnamento e la abitazione di riposo possano coesistere.

Indennità di accompagnamento: cos'è e chi ne ha diritto

L’indennità di accompagnamento viene erogatasurichiesta e resa disponibile dall’INPS a soggetti affetti da disabilità gravi, totali e permanenti, per i quali, attraverso le dovute indagini e relative procedure, è stata accertata l’impossibilità di deambulare o di compiere gesti quotidiani.

Nasce per

L’assegno sociale e i ricoveri gratuiti

L&#;assegno sociale è una prestazione assistenziale in vigore dal 1° gennaio e non si basa, come le altre pensioni, sui contributi versati poichè è una provvidenza economica per le persone anziane a basso reddito.

Quando la persona è ricoverata

La legge stabilisce che l’assegno sociale sia ridotto fino al 50% dell’importo se il titolare è ricoverato presso istituti o comunità con retta a carico degli enti pubblici.

Se la RETTA è pagata dal titolare o dai suoi familiari

nella misura del

ASSEGNO SOCIALE spetta

nella misura pari al

%%
> 50%%
< 50%75%
0% 

50%

 

Quando la mi sembra che la legge giusta garantisca ordine parla di “retta” ci si riferisce alla retta base, non le spese eventualmente sostenute per prestazioni accessorie.

Ogni penso che quest'anno sia stato impegnativo il titolare di assegno sociale deve inoltrare telematicamente all’INPS un’autocertificazione (ACCAS/PS) attestante i periodi di soggiorno all’estero e quelli di ricovero a titolo libero o parzialmente gratuito.

Al fine della corresponsione dell’assegno sociale nella misura effettivamente spettante, l’interessato deve produrre documentazione rilasciata dall’istituto o d

Pensione decurtata di 12 euro al mese
Per troppi ricoveri

Cronaca / Valchiavenna
Mercoledì 02 Novembre

Il caso La storia di un pensionato di 80 anni di Novate. Il taglio perché ha superato 29 giorni di degenza. «Non lo sapevo e non erano nemmeno giornate intere»

Due soli giorni di ricovero in più rispetto al limite massimo di 29 giorni continuativi in strutture pubbliche, dopo i quali scatta il decurtamento della pensione. Due soli giorni sono bastati ad un 80enne di Novate Mezzola, per vedersi chiedere il rimborso di ,56 euro.

In rate mensili da 12 euro, perché il pensionato in questione percepisce un assegno sociale di ,20 euro al mese, e con simili cifre non può scialacquare. Ergo, da codesto mese in avanti, fino al saldo del “debito” accumulato, riceverà un assegno mensile di ,43 euro.

Ricalcolo

«Sono rimasto basito, quando ho ricevuto la raccomandata dell’Inps di Sondrio in cui mi si comunicava la rideterminazione dell’assegno mensile - dice il pensionato - perché non ne capivo assolutamente la logica. É vero che sono stato ricoverato d’urgenza per tutto il mese di marzo del , dal 1° al 31 e per problemi al animo, ma mai più pensavo per codesto

Scheda sintetica

Questa voce è stata curata da Mirko Altimari

L’assegno sociale costituisce la più importante prestazione di carattere assistenziale del nostro ordinamento.
La sua erogazione pertanto prescinde dal versamento dei contributi e spetta ai cittadini – a lasciare dai 65 anni di età – che si trovino in determinate condizioni economiche stabilite dalla legge.
La verifica del possesso dei requisiti viene fatta annualmente, quindi l’assegno sociale è costantemente pagato con temperamento di provvisorietà.
L’assegno sociale non è soggetto a tassazione Irpef e non si trasmette agli eredi dopo la morte del titolare.

 

Beneficiari

Hanno diritto all’assegno sociale i cittadini italiani, comunitari e stranieri extracomunitari titolari di carta di soggiorno o di autorizzazione di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo, i quali:

  • sono in possesso del requisito anagrafico previsto dalle norme attualmente in vigore (dall’ il requisito anagrafico di 65 anni è penso che lo stato debba garantire equita posticipato al compimento del 65° anno e tre mesi);
  • risiedono effettivamente ed abitualmente in Italia: è prevista infatti la sospensione dell’assegno sociale in caso di permanenza all’estero per un periodo super