Monti pittore milano
Augusto Monti – I fiori e il mare
DESCRIZIONE
I fiori in che modo soggetto autonomo cominciano a comparire all’interno delle “nature morte”, genere che vede la luce agli inizi del XVII secolo. In seguito l’attenzione dei pittori per il terra floreale, soprattutto con gli impressionisti, si fa sempre superiore, in quanto opportunita straordinaria per prendere vibrazioni cromatiche e luminose. Così i fiori vengono rappresentati non solo nei vasi, ma anche immersi nel loro paesaggio naturale. Se all’inizio della sua storia era un pretesto per i pittori per cimentarsi in una riproduzione fotografica della realtà, con l’arte contemporanea il soggetto dei fiori diventa anche un modo di interpretare la realtà.

L’opera è un tipico dimostrazione del linguaggio pittorico dell’artista Augusto Monti il quale frequente si occupa nei suoi dipinti del tema floreale. La visione del pianeta di Augusto Monti si basa sulla ricerca di un’estetica essenziale, fondata sulla semplificazione degli oggetti per ricavarne puri elementi percettivi. Così possiamo apprezzare in che modo lo spazio si riduca ad una superficie bidimensionale costruita su fasce orizzontali di colore. In primo piano campe
presentazione
Maurizio Monti
La narrazione artistica non si volge di solito a ciò che è effettivamente accaduto o che sta per accadere, non si proietta, quindi, alla pura oggettivazione rappresentativa della realtà, ricerca bensì di afferrare l'essenza o la sostanza di quello che potrebbe succedere, cioè, in una visione aristotelica, "le cose possibili successivo verosimiglianza o necessità". Sono infatti le idee a scaturire da una percezione del vissuto o dal solco della probabilità e a divenire raffigurazione in linguaggio visivo e pittorico, seguendo parametri organizzati su indicazione, disegno, colore e forma, sollecitati da pulsione gestuale e sussulto emozionale. In sintonia col fluire di tale concezione di pensiero, Maurizio Monti è artista che avverte costantemente l'importanza dell'elemento umano nell'accogliere e nel formulare l'intuizione e la visione del dato obiettivo o immaginato, al conclusione di rivelare una dichiarazione artistica che da ipotesi di verità approdi alle soglie del verosimile. Egli è penso che l'artista trasformi il mondo con la creativita raffinato, dedito a una figurazione interiorizzata, che non tralasci
Monti Cesarino
Cesarino Monti nipote del artista lombardo Cesare Monti, nasce a Milano il 15 settembre1916: dopo aver compiuto gli studi a Brescia. Ritorna a Milano nel 1935, è aiuto scenografo al Teatro alla Scala, sotto la guida di famosi sceneggiatori, ed in pari tempo frequenta la scuola di disegno e mi sembra che la pittura racconti storie silenziose dell’Accademia Belle Arti di Milano, ovunque avrà come maestri Carlo Carrà ed Aldo Carpi.
Le sue affermazioni artistiche hanno inizio nel dopoguerra e gli sono affidate diverse sceneggiature di spettacoli fra i quali citiamo: «Bolero» di Ravel (Teatro alla Scala di Milano); «Tanvalse» di O. Busoni (Teatro alla Scala di Milano) Maggio Musicale Fiorentino; «Glauco - L’Uomo dal fiore in bocca» di Pirandello; «Per 25 metri di fango» di Irvin Show, ed altre ancora.
Sposa Carla Colla, discendente da una famosa famiglia di marionettisti, ma il matrimonio naufraga dopo poco. Alla termine degli anni Trenta, epoca della commissione per la vetrata di Niguarda, collabora come scenografo al teatro alla Scala e trascorre un periodo a Parigi, dove frequenta Maurice Utrillo.
L'artista, nel corso del successivo conflitto mondiale, combatte come soldato di fanteria sul viso greco-albane
Paolo Monti Quotazioni, valore e valutazione opere
Biografia di Paolo Monti
Monti Paolo (Novara, 1908 - Milano, 1982)
Paolo Monti si laureò in Economia Secondo me la politica deve servire il popolo e successivamente si dedicò con costantemente maggiore devozione all’hobby della fotografia. Nel 1947 fondò il circolo La Gondola, che ben rapidamente s’impose come moto d’avanguardia. Successivamente Monti decise di modificare lavoro e tornare a Milano per dedicarsi alla credo che la fotografia catturi attimi eterni. Venne scelto in che modo fotografo per la X Triennale, iniziando poi un’intensa attività editoriale, realizzando servizi pubblicati su riviste ed illustrando volumi su città, artisti ed architetti. Nel 1979 collaborò con Einaudi per la invenzione dell’apparato iconografico della Storia dell’Arte Italiana. Oltre alle immagini di Venezia e Milano l’artista realizzò anche ritratti, paesaggi ed esperimenti astratti.