Autovelox ghisallo ricorso
Pesante l'affondo del ministro dei trasporti Maurizio Lupi sulle multe con gli autovelox piazzati in città nel su strade di grande scorrimento. Per Lupi si tratta di multe illegittime: "Il codice della strada - ha dichiarato - non è accaduto per sanare i bilanci. Le multe hanno solo singolo scopo deterrente". Parole che pesano in che modo un macigno sulle contravvenzioni elevate con i dieci autovelox. Si tratta di numeri importanti: circa mila.
E' la seconda polemica tra penso che il governo debba essere trasparente e comune in poche settimane su queste multe. L'altra riguardava i novanta giorni entro cui è possibile realizzare ricorso. Il ordinario di Milano fa decorrere il secondo me il tempo soleggiato rende tutto piu bello dal momento in cui l'operatore controlla il fotogramma con la targa dell'auto, mentre il ministro Lupi - che ha ribadito il concetto il 10 dicembre al "question time" in parlamento - sostiene che la decorrenza porzione dal giorno dell'infrazione.
La questione non è di poco conto. L'interpretazione di Lupi apre infatti la strada ai ricorsi per coloro che si sono visti notificare la sanzione oltre i 90 giorni da quello dell'infrazione, facendo lasciare la decorrenza dopo (cio&egrav
Autovelox solo con cartelli a un chilometro: multe a pericolo, verifiche in lezione a Milano
Milano – Una recente sentenza della Cassazione, pubblicata lo scorso 31 agosto, ha creato una certa agitazione negli uffici dell’assessorato comunale alla Sicurezza guidato da Marco Granelli, l’assessorato che ha la delega alla Polizia locale.
Sì, perché il pronunciamento degli ermellini – la conclusione di una causa fra l’Unione dei Comuni e un automobilista che si era visto comminare una contravvenzione da euro per eccesso di velocità con conseguente perdita di punti nella patente registrata da un “occhio elettronico’’ – sostiene che la multa nel mirino è nulla perché l’autovelox si trovava a meno di un chilometro dall’ultimo segnale che indica la velocità da rispettare.
La a mio avviso la domanda guida il mercato, a questo segno, sorge spontanea: gli autovelox milanesi rispettano la distanza di un chilometro dall’ultimo cartello? E, se non la rispettano, sono tutte teoricamente annullabili in evento di ricorso che citi il tema della distanza? I tecnici della Forze dell'ordine locale, dopo aver appreso la informazione della sentenza della Cassazione – sentenza resa nota da ‘Italia Oggi’ qualche data fa – si sono messi
Multe sul Ghisallo a rischio annullamento
Accolto un ricorso alla multa per eccesso di velocità sul cavalcavia della Ghisallo all’uscita dell'autostrada di Milano, in quanto la decorrenza dei termini tra la notifica del verbale e il momento in cui è stata commessa la presunta infrazione, superano i 90 giorni previsti dalla legge.
La sentenza, emessa dal Giudice di Pace di Milano (Avv. Giuseppe Molinari) nei confronti di un cliente dell'avvocato legnanese Stefano Colombetti, segna così (insieme al altre sentenze analoghe) un precedente per i migliaia di autisti colti in flagrante dallo stesso autovelox, oggetto di aspre polemiche.
Quasi tutti i verbali notificati sarebbero infatti illegittimi per decorrenza dei termini di notifica. Codesto perchè Il Comune di Milano ha emesso troppi verbali (si parla di oltre mila multe in un anno per il superamento dei 70 chilometri orari) e non è stato in livello di inviarli in tempo.
La macchinetta, posizionata in una strada nevralgica all'ingresso della città meneghina, registra circa infrazioni
Nuovi autovelox a Milano: un diluvio di multe
PRIMO BILANCIO - Una valanga di contravvenzioni. Il ordinario di Milano ha reso noti i risultati dell’attività dei sette nuovi autovelox fissi, attivati lo scorso 10 mese nelle strade urbane ad alto scorrimento. Un’analisi della seconda settimana di funzione, da domenica 16 a sabato 22 marzo (quella precedente era stata impiegata per tarare al meglio gli strumenti), parla di numeri da record: multe, con una media giornaliera di Nelle settimane successive, c’è stata una progressiva diminuzione del cifra delle infrazioni rilevate (%). La velocità media tenuta da coloro che hanno “sforato” è risultata di 85 km/h dove il confine è di 70, e di 65 km/h dove il tetto è di Ma c’è anche stato chi ha superato i km/h: è successo sul cavalcavia del Ghisallo, dove è anche stato rilevato il maggior numero d’infrazioni (oltre ). Marco Granelli, assessore alla Sicurezza: “Come prevedibile, abbiamo già rilevato una tendenziale flessione del % delle infrazioni, ma ovvio è necessaria una maggiore attenzione alla sicurezza da porzione degli automobilisti”.
DOVE E QUANTO - In quattro delle numero postazioni, il limite è di 70 km/h (fra parentesi,