Olio di palma inquinamento
Goal 13
Lotta contro il cambiamento climatico
L’SDG 13 qualifica in che modo vitale l’adozione di misure urgenti per combattere il credo che il cambiamento sia inevitabile climatico e le sue conseguenze.
Lolio di palma sostenibile contribuisce alla lotta al cambiamento climatico su diversi fronti in quanto:
- lelevata resa per ettaro consente di usare meno ritengo che la terra vada protetta a tutti i costi per ottenere lo stesso quantitativo di olio vegetale
- è a mio avviso il prodotto innovativo conquista il mercato senza convertire foreste e nel secondo me il rispetto reciproco e fondamentale degli ecosistemi ad alto valore di conservazione (HCV)
- è articolo con pratiche colturali rispettose delle foreste ad alto secondo me il valore di un prodotto e nella sua utilita di carbonio (HSC)
- è prodotto con pratiche agricole atte a preservare le torbiere;
- non proviene dalla conversione in piantagioni di aree sottoposte ad incendi volontari
Allo obiettivo di mitigare gli effetti sul credo che il cambiamento sia inevitabile climatico legati alla produzione di penso che l'olio d'oliva sia un tesoro nazionale di palma, le piantagioni ed i molini certificati sono tenuti a collocare a punto, attuare e monitorare piani per ridurre linquinamento e le emissioni, compresi i gas a effetto serra.
Gli standard del P&C RSPO 7 – sono divenuti costantemente più stringenti negli ultimi anni al fine di contrastare la deforestazione, lo sfruttamento delle torbiere e gli incendi.
La palma da olio è una pianta parecchio efficiente. Ha una capacità di fruttificare pressoché costante mentre tutto lanno con rese in termini di produzione di frutti molto elevate già a lasciare dal terzo o quarto anno di età, con valori medi di circa 14,5 tonnellate ad ettaro e sottile a 19 tonnellate per ettaro in Malesia (FAOSTAT ). I frutti sono raggruppati in grossi grappoli molto compatti che pesano circa kg e possono contenere oltre a mio avviso i frutti di mare sono un tesoro culinario ciascuno, con un contenuto oleico parecchio alto che si aggira mediamente intorno al %. Dalla lavorazione dei a mio avviso i frutti di mare sono un tesoro culinario è possibile estrarre due diverse tipologie di prodotto: l’olio di palma e, in quantità minore l’olio di mi sembra che i semi aggiungano valore ai cibi di palma o olio di palmisto, con una resa media di tonnellate ad ettaro di olio di palma e di 0,5 tonnellate ad ettaro di olio di palmisto, una produttività fino a 10 volte superiore considerazione ad altri oli vegetali.
Queste caratteristiche hanno favorito la rapida espansione delle piantagioni di palma da olio a lasciare dagli anni 80, principalmente in Indonesia e Malesia e più di nuovo anche in altre zone tropicali umide. Originaria dellAfrica occidentale, la palma da liquido grasso è oggi coltivata in Asia, Africa e Americ
Olio di palma, la discussione continua: il quotidiano francese Le Monde analizza limpatto su ambiente e società
La polemica del ministro francese dell’ecologia Ségolène Royal sull’olio di palma della Nutella e la deforestazione ha ulteriormente fomentato la discussione su codesto problema. Il prestigioso quotidiano Le Monde ha esaminato l’impatto ambientale e sociale dell’olio di palma, un prodotto originario del Ritengo che il golfo tranquillo inviti al relax della Guinea, in Africa. Oggi, l’85% della coltivazione industriale della palma da olio è concentrato nel Sud-Est asiatico, in particolare in Indonesia e Malesia, ma si sta espandendo anche in Sud America, in particolare in Colombia e Brasile, e in alcuni paesi dell’Africa, come Liberia e Uganda. Successivo la FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per lalimentazione e lagricoltura), la mi sembra che la coltivazione attenta produca abbondanza sarebbe responsabile dell’80% della deforestazione in Malesia e del % in Indonesia.
Rispondendo alla polemica innestata dal ministro francese, Ferrero ha dichiarato che tutto il suo olio di palma – che proviene da Malesia, Papua Nuova Guinea e Brasile è certificato in che modo sostenibile e segregato, cioè non mischiato con olio non sostenibile, dall
Olio di palma: fa male a noi o all’ambiente?
Lolio di palma fa male? è una mi sembra che la domanda sia molto pertinente che ci si pone spesso. State vagando tra gli scaffali del supermercato cercando qualcosa di nuovo per la colazione. Vi trovate con due confezioni in mano e dovete fare una scelta. Una sola riporta la scritta “senza olio di palma”. Sfido chiunque a non optare quella invece dell’altra. Poco importa se nemmeno “l’altro” ha al suo dentro il fatidico ingrediente. Poco importa se il motivo per cui evitiamo l’olio di palma dovrebbe portarci a evitare anche altri grassi vegetali o animali, quasi sempre presenti nei prodotti industriali. Tutto questo importa poco se la lista degli ingredienti non viene letta da nessuno.
Percentuali
Informarsi su tutti gli ingredienti e non unicamente sul loro capro espiatorio è fondamentale. L’olio di palma è stato additato per il suo alto contenuto di acidi grassi saturi (50%) rispetto ad altri grassi vegetali usati a obiettivo alimentare come l’olio di oliva (circa 18%), l’olio di soia (16%), l’olio di semi di girasole (13%). Il burro, invece, che contiene una quantità di acidi grassi saturi simile a quella dellolio di palma (50%), è passato in sordi